Nuova Riveduta:

Genesi 43:33

Ma essi sedevano di fronte a lui, dal primogenito, secondo il suo diritto di primogenitura, fino al più giovane secondo la sua età; e si guardavano l'un l'altro stupiti.

C.E.I.:

Genesi 43:33

Presero posto davanti a lui dal primogenito al più giovane, ciascuno in ordine di età ed essi si guardavano con meraviglia l'un l'altro.

Nuova Diodati:

Genesi 43:33

Così essi si misero a sedere davanti a lui: il primogenito secondo il suo diritto di primogenitura e il più giovane secondo la sua età; e si guardavano l'un l'altro con meraviglia.

Riveduta 2020:

Genesi 43:33

Ed essi si misero a sedere davanti a lui: il primogenito, secondo il suo diritto di primogenitura, e il più giovane secondo la sua età; e si guardavano l'un l'altro con meraviglia.

La Parola è Vita:

Genesi 43:33

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 43:33

Ed essi si misero a sedere dinanzi a lui: il primogenito, secondo il suo diritto di primogenitura, e il più giovine secondo la sua età; e si guardavano l'un l'altro con maraviglia.

Ricciotti:

Genesi 43:33

Essi dunque si assisero alla sua presenza, il primogenito secondo la sua primogenitura, ed il più piccolo secondo la sua età. E restarono oltremodo sorpresi,

Tintori:

Genesi 43:33

Essi sedettero alla presenza di Giuseppe, il primogenito secondo il suo diritto di primogenitura, e il più piccolo, secondo la sua età; e restavano oltremodo maravigliati,

Martini:

Genesi 43:33

Sederono alla destra di lui, il primogenito secondo la sua maggioranza, e il più piccolo secondo la sua età. E restavano maravigliati oltre modo,

Diodati:

Genesi 43:33

Essi adunque si posero a sedere nel suo cospetto, il primogenito, secondo l'ordine suo di primogenito; e il minore, secondo l'ordine della sua età minore; e quegli uomini, maravigliandosi, si riguardavano l'un l'altro.

Commentario abbreviato:

Genesi 43:33

26 Versetti 26-34

Osservate il grande rispetto che i fratelli di Giuseppe datogli. Così si adempirono i sogni di Giuseppe. Giuseppe gli mostrò grande benevolenza. Egli li trattò nobilmente; ma vedete qui la distanza iniziale tra Giudei e gentili. In tempi di carestia, è sufficiente ricevere nutrimento, ma per essi si festeggiò. Le loro ansie e le loro paure erano ora passate ed essi mangiavano il pane con allegria, riconoscendo che erano entrati nelle grazie del signore locale. Se Dio accetta i nostri lavori, il nostro presente, noi abbiamo ragione di essere allegri. Giuseppe mostrò rispetto speciale per Beniamino per provare se i suoi fratelli fossero invidiosi. Deve essere nostra regola accontentarci di quello che abbiamo e non affliggerci per quello che hanno gli altri. Gesù mostra così a quelli che egli ama più delle loro necessità. Egli gli fa vedere che è il loro unico rifugio dalla distruzione. Egli supera la loro riluttanza e li conduce verso di sé. Quindi, poiché egli fa bene tutto, dà ad essi qualche assaggio del suo amore e li accoglie con le benedizioni della sua casa, quale pegno verace di quello che gli riserverà più avanti.

Riferimenti incrociati:

Genesi 43:33

32 Ge 43:16; 31:54
Ge 46:34; Eso 8:26

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